Materiale della prima ora per Karman. La ceramica rappresenta l’origine, l’archetipo, la materia prima viva di un codice linguistico che conduce direttamente alla origini della nostra cultura. Al mito.
La bellezza di questo materiale sta nella finitura grezza o satinata che spesso Karman sceglie per i suoi manufatti.
Pochi sono i materiali che come questo riescono ad interpretare così bene il concetto di forza, di concretezza ma anche di plasticità e leggerezza.
E’ in questo dualismo che si estrinseca la sua formidabile potenza espressiva. Versatile come pochi altri è dotato di una superficie densa, quasi vellutata, da rendere ogni pezzo unico.
Attraverso la lavorazione artigianale delle masse vitree Karman sdogana una tradizione stilistica che rischiava l’oblìo, concedendole lustro e modernità.
Nel vetro la luce trova sublimazione, vi penetra e l’attraversa creando effetti magici, momenti di vero trasporto estatico.
Alla ricerca continua di “materia” in grado di emozionare fortemente, la vetroresina reca in sé, nel contempo un background tecnico culturale oramai consolidato e affermato.
Diverse sono le possibilità espressive riconosciute ma Karman non si accontenta e ricerca continuamente nuove forme linguistiche.
Presente in tutti gli articoli Karman, rappresenta sovente lo strutturale e più spesso la membrana, il guscio: un foglio sottilissimo da piegare, curvare e traforare.
Chi sia acciaio, alluminio o ottone è il materiale la cui lavorazione implica l’utilizzo di tecnologia avanzata sempre più sofisticata.
Karman da sempre ha avuto un singolare interesse nei confronti dei vari tessuti che talvolta sono diventati oggetto di suggestiva sperimentazione.
Molteplici sono gli interventi che i nostri artigiani operano su di essi affinchè l’attenzione del fruitore ne sia catturata e l’emozione diventi fortissima.
A differenza della ceramica nella quale si distingue, in sezione, il supporto (struttura) e lo smalto (caratteristica estetica), nel grès queste due componenti sono identiche.
Questo conferisce al materiale una continuità di composizione che ne aumentano le caratteristiche di resistenza meccanica e usura, di conseguenza, spessori di utilizzo considerevolmente inferiori essendo il materiale sottoposto, inoltre, a parziale vetrificazione per mezzo di cottura a temperature che possono arrivare anche a 1200°C.
Rispetto alla ceramica il grès risulta avere maggiore resistenza agli agenti atmosferici, al fuoco e di rottura dovuta a sbalzi termici.
La possibilità di lavorare il materiale in “pasta” ne permette anche una resa materica amplificata.